Una Pasion Me Domina

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Gazzetta Di Parma - 20 maggio 2003
Skarnemurta, CD che cambia la vita
Non solo rock e punk, ma anche skatchanka


C'è chi dice che il genere de La Skarnemurta è molto semplice da portare sul palcoscenico. Ma è anche vero che ci hanno provato in tanti e solo loro ci sono riusciti. Non solo rock, reggae e punk ma anche polka e skatchanka.
Al Calamita di Cavriago La Skarnemurta ha presentato un CD a dir poco esplosivo dal titolo 'Una pasiòn me domina'. Un cd che ti cambia la vita da così a così. Max alla voce, Francesco 'Bufo' alla chitarra ritmica e voce, Arjuna 'Garrincha' ai cori e chitarra solista, Gigi 'Magù' al basso e cori, Nicola 'The Lips' alla tromba e cori, Johnny al trombone, Massimo 'O’direttore' Vecchi alla batteria, Alex 'Moreno' al sax e Khalid 'Muròn' alle percussioni e giocoliere.

Da Parma alla Spagna con 'Barceloneta' che potrebbe diventare il tormentone dell'estate. Anzi, come dicono loro, '...durante una notte stellata, nell'autunno del 1998, in un appartamento di via Migliavacca...'. Una canzone che apre a un gruppo, che porta il buonumore e che rende ottimisti di fronte al futuro, contro chi dice che le ultime generazioni sono aride di idee. Un gruppo serio, dai grandi principi di solidarietà, formato per la maggior parte da musicisti che vivono di musica e hanno sete di fama, anche se in pochissimo tempo sono riusciti a farsi conoscere in tutt'Italia. L'entusiasmo del gruppo è riprodotto dalla carica strumentale.
Una freschezza che ritorna in 'Good Guys', dai ritmi quasi anni Cinquanta, dove i fiati dominano la struttura musicale. Una vera festa e nell'espressioni vocali e nelle espressioni strumentali e dove la coralità diventa il mezzo per essere ironici.

Bellissimo anche 'La Sangre De Genova', che pur avendo un sostanziale tessuto a tema sociale, e si può intuire quale, rimane una canzone brillante e leggera, pericolosissima.
La spensieratezza giovanile governa la matrice di 'You Wanna Break It Up' e 'Dorme', canzoni estremamente divertenti, con una varietà di colori strumentali che riscalda qualsiasi atmosfera.
Ci si immerge nello ska più autentico, con echi reggae in 'Skarjuna', che veloce gira come un manifesto di presentazione del gruppo, tant'é che l'unico appello alla voce è Skarnemurta.
Sorprendente anche 'We Bite' introdotta da un coro di bambini formidabile: un pezzo che apre le strade al gruppo parmigiano per approdare a piani internazionali della musica.
Si potrebbe dire più jazzistico l'approccio a 'Girls Don't Cry', con una semplicità e una complessità al tempo stesso che sorprende, quasi scandalizza, ma il bello è che funziona sempre.
In questo modo, La Skarnemurta dimostra di avere alle spalle un panorama musicale piuttosto vasto, con amore anche per Paolo Conte e Vinicio Capossela. E con un piede a Parma: basta ascoltare 'Squallida Squola', voto 9. Un omaggio agli istituti della città e ai paradossi della vita studentesca dalla mattina alla sera, in mezzo ai compagni e ai professori. Chiaramente, con un pizzico di esasperazione, che non fa mai male.
Turni di notte, niente e baci e carezze per chi 'per uno stipendio sto perdendo il mio amor': è la condanna per il giovane che rimane in città a lavorare nei campi di pomodori durante l'estate, con la fidanzata rigorosamente al mare. Una condanna firmata 'Copador', con tanto di pubblicità occulta.

E alla fine del cd, tre bonus dell'ultimo demo: 'Stingin'Coma', 'Chez Toi' e 'Ti Ho Visto', un'iniezione di felicità per chi sta vivendo, i 15, i 18 e i 20 anni, ma anche per chi quegli anni li ricorda sempre volentieri.
Un CD per tutti, quindi, ottimo da ballare e da ascoltare, cantato in italiano, spagnolo inglese e francese. Insomma, proprio senza confini, un gruppo incontenibile.

[Mara Varoli]

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